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Cenni sulla Sezione di Perugia Far parte di una Associazione significa: instaurare anzitutto rapporti di amicizia con altre persone per l’identità di interessi, di problemi e di valori; dialogare e insieme ricercare e valutare le possibili soluzioni e le opportune iniziative; cercare e avvicinare altre persone che hanno i medesimi interessi e valori, e dunque informare, documentare e guadagnare altri aderenti allo stesso movimento. Tutto questo è stato fatto non senza difficoltà e sacrifici, ma tutto ciò è stato premiato dal fatto che di anno in anno le associate si sono moltiplicate e dal fatto che alcuni nostri fondamentali scopi sono stati raggiunti. Fin dalla sua costituzione, e in pieno spirito dello Statuto nazionale, l’Associazione perugina ha affettuosamente accolto anche l’adesione delle vedove dei medici, offrendo loro il mezzo per restare a pieno titolo membri della famiglia sanitaria. Né poteva essere diversamente, dal momento che Perugia, da oltre cento anni, è la sede storica dell’O.N.A.O.S.I. e dei suoi due grandi Collegi, Maschile e Femminile, che insieme accolgono numerosi convittori figli di sanitari provenienti da ogni regione italiana, che qui frequentano tutti i corsi di studi, dalle elementari alle scuole superiori e alle varie facoltà universitarie. La sezione perugina, nel clima di cordiale colleganza con le iscritte di altre città, ha accolto ed accompagnato nella visita ai musei ed ai monumenti della città, gruppi di "ammine" in gita a Perugia mai mancando di inserire nell’itinerario una visita ai Collegi O.N.A.O.S.I. per una diretta conoscenza dei larghi e qualificati interventi della meritoria istituzione. Quando nel 1977, per effetto della ingiusta inclusione dell’O.N.A.O.S.I. tra gli Enti da sopprimere nel quadro del trasferimento di tutte le attività assistenziali alle Regioni, l’AMMI perugina, tra le prime, si è vigorosamente attivata per mobilitare le mogli e vedove dei medici contro la gravissima minaccia che avrebbe privato gli orfani dell’assistenza garantita dai contributi versati dai sanitari. Il suo ruolo è stato subito riconosciuto qualificante, tanto che alla costituzione di una Associazione privata, la A.N.A.O.S.I., (che avrebbe, come estremo rimedio, in qualche modo sostituito l’O.N.A.O.S.I. nel caso della sua soppressione) la presidente Anna Tromby il 13 giugno 1978 fu chiamata a far parte del suo consiglio Pro-ONAOSI (Nel 1991 è stato dichiarato Ente non sopprimibile). SOLIDARIETÀ Grazie alla generosità delle Socie, l’AMMI di Perugia interviene con aiuti concreti organizzando mission di raccolta fondi e favorendo molteplici donazioni. OBIETTIVI Nel rispetto dell’indirizzo statutario, l’AMMI di Perugia persegue la finalità di fornire una corretta informazione su temi di attualità scientifica e socio-sanitaria, tramite conferenze ed incontri, in collaborazione con la classe medica, rivolti alla cittadinanza. Promuove contatti con altre associazioni che perseguono scopi analoghi. Si fa portavoce di notizie previdenziali ed assistenziali di categoria, rivolte sia alle socie sia ai medici. A corollario delle attività principali, si vivono momenti culturali, letterari, artistici e ludici che confermano lo spirito di coesione fra le Socie. Nel corso di questi trent’anni, l’AMMI di Perugia ha organizzato un vasto e articolato numero di conferenze, incontri scientifici, tavole rotonde, corsi didattici affidati ai più eminenti esponenti del mondo medico e non, allo scopo di offrire alle "ammine" occasioni di aggiornamento ed approfondimento sulle problematiche sanitarie, così da assicurare al consorte una collaborazione sempre più qualificata. |
